LA STIRPE REALE TIBETANA

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LA STIRPE REALE TIBETANA2019-10-02T15:05:15+02:00

Secondo le cronache della religione Bon, il tibet era diviso in una moltitudine di piccoli reami, in cui vivevano demoni di ogni tipo. Il primo re chiamato Eudo Gungyel discese dal cielo in terra, dove fu eletto re dagli uomini.

Secondo un’altra leggenda il prim re fu invece Nyatri Tsenpo; egli apparve sul monte Lhari Gyangdo, nel kongpo, mentre alcuni sacerdoti Bon stavano celebrando un rito e dove s’era riunita la popolazione per tributare onore alla divinità. Quando i tibetani videro quest’uomo che scendeva dalla sommità del loro santuario, l’interrogarono sulla sua identità , ma egli, incapace di rispondere e comprendendo solo in maniera vaga la domanda, tese la mano e indicò la cima rocciosa. Da questo gesto tutti si resero conto della sua origine divina; stanchi delle loro interminabili liti, essi videro in lui l’uomo che sarebbe riuscito ad unirli e lo trasportarono a spalla in segno di sottomissione.

Secondo una terza tradizione i re sarebbero stati i discendenti d’una creatura deforme, che scacciata dalla valle d’origine a causa del suo aspetto, raggiunse le valli meridionali del paese dove venne accolta come una divinità. Alle leggende tibetane su queste origini si sovrappongono altre leggende d’epoca posteriore, una delle quali è influenzata dalla grande narrazione epica indiana del mahabharata. Essa racconta che Rupati, un comandante della clan Kaurava, dopo essere stato sconfitto dai fratelli Pandava durante la lotta, fu costretto a fuggire verso Himalaya. I suoi discendenti sarebbero stati l’origine della dinastia reale nel Tibet.